di Francesca Romana Fortunati
Il c.d. decreto “Correttivo Rifiuti”, pubblicato in G.U. il 1 giugno 2023, da cui ci si attendeva chiarezza sulla natura dei rifiuti delle attività agricole, con particolare riguardo alle attività connesse, si discosta a sorpresa nel contenuto, rispetto al testo non definitivo, già conosciuto. Nella versione vigente, difatti, è venuta meno la preventivata modifica all’art. 184 d. lgs. 152/06 con riferimento ai rifiuti prodotti dalle attività agricole, che avrebbe comportato un loro ritorno all’interno della categoria dei rifiuti urbani, con conseguente, nuova assoggettabilità a TARI. I pareri consultivi rilasciati ed approvati dalle competenti commissioni parlamentari prima della approvazione finale (all’esito di numerose audizioni con le rappresentanze di categoria), difatti, hanno portato il Governo a fare dietrofront.
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