Biossido di azoto e sforamento dei limiti: la Corte di Giustizia condanna l’Italia

Descrizione

Nuova condanna all’Italia da parte della Corte di Giustizia dell’Unione europea, questa volta in materia di emissioni in atmosfera, per la violazione di alcuni obblighi discendenti dalla direttiva 2008/50/CE.

La direttiva impone agli Stati membri diversi obblighi finalizzati a garantire una buona qualità dell’aria, anzitutto attraverso il rispetto dei valori limite ivi previsti. Ed infatti, come espressamente indicato nel considerando n. 2 della direttiva “Ai fini della tutela della salute umana e dell’ambiente nel suo complesso, è particolarmente importante combattere alla fonte l’emissione di inquinanti nonché individuare e attuare le più efficaci misure di riduzione delle emissioni a livello locale, nazionale e comunitario”.

Ebbene, l’Italia non avrebbe rispettato, nei termini che ci si accinge ad individuare, i valori limite emissivi imposti, rendendosi così inadempiente agli obblighi previsti dalla direttiva.

Il presente contributo si propone l’obiettivo di analizzare il contenuto della sentenza, riepilogando brevemente le fasi che hanno fatto approdare la vicenda nelle aule di Lussemburgo.

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