Descrizione
Per CSS s’intende un combustibile solido secondario prodotto dai rifiuti, che può essere utilizzato come traino energetico per alcune industrie utilizzatrici, quella cementifera su tutte.
La sua sostituzione col carbone ha effetti positivi in termini di gestione dei rifiuti, altrimenti smaltiti in discarica, di contenimento delle emissioni di CO2, nonché importanti benefici anche per l’economia del paese.
Proprio per questo col DM 22/2013, (primo decreto Eow in Italia) il Governo ha disciplinato la Cessazione della qualifica di rifiuto del CSS, dettando specifici requisiti per la sua lavorazione e alti standard tecnici per la sua composizione, così da inserire nel mercato un prodotto ancora più sicuro e “appetibile” per le imprese.
Le aspettative, in questi otto anni, non sono però state del tutto rispettate, laddove, fino al 2019, la richiesta di CSS, in particolare la sua versione Eow, è rimasta in Italia molto bassa.
Questo per una serie di motivi; la diffidenza dell’opinione pubblica e dei cittadini riguardo la presunta pericolosità del CSS, la “pesantezza” burocratica di una disciplina autorizzatoria non sempre all’altezza e, conseguenzialmente, la legge stessa del mercato, laddove una scarsa richiesta ne “deprimeva” anche la stessa produzione.
Nell’ultimo biennio si è assistito tuttavia ad un discreto aumento della richiesta del CSS, in particolare del CSS combustibile.
Cosa è lecito aspettarsi dunque nell’immediato futuro?
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