Descrizione
Nota alla sentenza del Consiglio di Stato, 26 aprile 2022, n. 3197
Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 26 aprile 2022, n. 3197, si è pronunciato sulla natura delle specifiche tecniche contenute nei Criteri Ambientali Minimi (Cam) all’interno delle procedure di evidenza pubblica.
Il particolare, il Consiglio di Stato si è occupato di stabilire se le caratteristiche che devono avere i lavori, servizi e forniture oggetto di gara pubblica, debbano considerarsi requisiti di partecipazione alle gare di appalto oppure requisiti di esecuzione del contratto e, per l’effetto, se esse debbano essere possedute dal candidato e verificate al momento della presentazione dell’offerta ai fini dell’ammissione o, viceversa, se possano essere acquisite a seguito dell’aggiudicazione.
Tale questione ha una portata potenzialmente dirompente sul tessuto imprenditoriale italiano atteso che gli investimenti necessari per l’adeguamento ai Cam sostenuti dagli operatori economici rappresentano innegabilmente un notevole costo e, pertanto, affinchè possano essere considerati sostenibili anche sul piano economico, ad essi deve necessariamente corrispondere un utile derivante dall’attività di impresa per lo svolgimento della quale sono stati realizzati.
Non stupisce quindi come le valutazioni contenute nella pronuncia in questione possano, in ultima analisi, sia rafforzare la capacità degli operatori economici di contribuire al processo di transizione ecologica attraverso una maggiore facilità di accesso al mercato e aspettativa di rientro degli investimenti, sia esporli al rischio di subire tale processo di transizione, in quanto non sostenibile da un punto di vista economico e sociale.
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