di Lucia Giulivi
Cass. Pen., Sez. VI n. 23401 del 15 giugno 2022
Lo scorso 15 giugno è stata depositata la sentenza che chiude il caso Impregilo.
La vicenda ha avuto ad oggetto la divulgazione all’esterno di alcune informazioni riservate (price sensitive) riguardanti la società e le altre controllate rispetto agli assets.
Queste informazioni, in base alle regole organizzative interne dell’azienda, avrebbero dovuto essere comunicate in maniera completa, tempestiva, adeguata e non selettive a valle di un processo di verifica e validazione compiuto da diversi responsabili interni ciascuno per la propria parte di competenza.
Alla luce dei presidi di controllo presenti in azienda e dell’estemporaneità della condotta falsificatrice del presidente e dell’amministratore delegato realizzata, appunto, in spregio dell’istruttoria compiuta dagli uffici competenti, i Giudici di legittimità hanno escluso la responsabilità per fatto reato dell’ente non prima di aver passato in rassegna tutti gli elementi essenziali che compongono la disciplina 231.
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