di Roberta Tomassetti
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in occasione di un’istanza di interpello ex art. 3-septies del D.lgs. 152/2006 TUA, ha preso posizione circa la classificazione e la gestione dei materiali di origine vegetale galleggianti nelle acque lacustri a seguito di eventi meteorici.
La questione è stata sottoposta all’attenzione del MASE dalla Provincia di Como quale soggetto storicamente delegato nella normativa lombarda alla gestione della rimozione dei detriti galleggianti di origine naturale e antropica.
Secondo la prospettazione della Provincia, l’istanza si rende necessaria in ragione delle novità apportate alla normativa dalla c.d. Legge Sava Mare – L. 17 maggio 2022, n. 60 – sia sotto il profilo della definizione di rifiuto urbano che sotto il profilo della competenza a gestire i rifiuti in questione.
L’articolo ripercorre le principali novità della Legge Salva Mare per poi analizzare le specifiche questioni sollevate in sede di interpello e le risposte del Ministero.
Questo contenuto è consultabile solo se si è sottoscritto un abbonamento CONTENT (oppure un pacchetto OPEN ACCESS)