di Ada Norma
Con l’adozione del nuovo Modello di dichiarazione ambientale sono state rese note anche le novità introdotte al format dello scorso anno, nonostante non si registri, in realtà, uno stravolgimento del contenuto delle comunicazioni.
Invero, le modifiche introdotte interessano innanzitutto la parte riservata a Comuni e gestori del servizio pubblico, e nello specifico le voci relative ai costi, che sono state necessariamente adeguate alla disciplina tariffaria di ARERA.
Viene aggiornata anche la voce sui rifiuti pescati, contenuta nella ‘Scheda RU’, nonché la comunicazione imballaggi, dove sono tarate meglio le voci necessarie a monitorare il raggiungimento degli obiettivi europei sulla raccolta dei contenitori per liquidi alimentari.
Occorre evidenziare, tuttavia, che seppur il peso delle modifiche sia stato limitato, anche quest’anno l’approvazione del modello è arrivata in ritardo, oltre il termine del 1° marzo.