di Antonio Mogavero
Come ormai noto, la normativa ambientale consente di gestire alcuni scarti di produzione non come rifiuti, bensì come sottoprodotti, così da essere reimpiegati nel medesimo o in diverso ciclo produttivo.
Trattasi indubbiamente di una misura su cui fonda la transizione verso l’economia circolare, basti pensare al fatto che limita la produzione di rifiuti e riduce il consumo di materie prime vergini.
Tuttavia, posto il regime di favore rispetto alla normativa sui rifiuti, l’onere di dimostrare la sussistenza delle condizioni per la qualifica del sottoprodotto ricade sul soggetto interessato, quindi principalmente sui produttori.
In assenza di strumenti di confronto preliminare tra il privato produttore e le autorità pubbliche, gestire uno scarto come un sottoprodotto potrebbe esporre il produttore a rischi sanzionatori, che, di fatto, ne possono pregiudicare la gestione.
In tal quadro, la Regione Piemonte ha iniziato ad adottare specifiche schede tecniche, con l’obiettivo proprio di incentivarne la gestione.