di Giulio Del Prete
La nuova direttiva (UE) 2024/3019 sul trattamento delle acque reflue urbane introduce significative innovazioni e affronta criticità emerse nel tempo.
La direttiva, che sostituirà la precedente 91/271/CEE, dovrà essere recepita entro il 31 luglio 2027 con attuazione progressiva fino al 2045.
Considerate le storiche criticità del nostro paese per quanto concerne il trattamento delle acque reflue urbane, l’adeguamento ai nuovi standard europei richiederà investimenti consistenti, sia per la modernizzazione delle infrastrutture esistenti sia per la costruzione di nuovi impianti laddove ancora mancanti.
In assenza di un impegno consistente e di un piano strategico efficace, il rischio è che l’Italia continui a registrare ritardi e inadempienze, con conseguenze ambientali, sanitarie ed economiche di lunga durata.
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