di Chiara Fiore e Roberta Tomassetti
La normativa ARERA in materia di impianti minimi, contenuta nella Deliberazione sul c.d. MTR-2, ha sollevato negli ultimi anni una vera e propria saga sia nell’ambito della giurisprudenza amministrativa che nell’operato dell’AGCM, anche alla luce della nozione di privativa del gestore pubblico, concetto già noto al Decreto Ronchi ed oggi profondamente dibattuto.
La questione consiste nel capire (i) se, (ii) fino a che punto, e (iii) a quali condizioni, la mano pubblica può entrare in un territorio – quello del recupero dei rifiuti differenziati - da sempre occupato da soggetti privati operanti nel libero mercato.
L’articolo, dopo una accurata ricostruzione dell’evoluzione in materia di privativa sia dal punto di vista normativa che giurisprudenziale, si sofferma sulla questione degli impianti minimi da ultimo oggetto di recepimento nell’ambito del PNGR. L’attenzione corre non solo alle delibere ARERA ed AGCM ma anche alla giurisprudenza amministrativa sul punto.
Questo contenuto è consultabile solo se si è sottoscritto un abbonamento CONTENT (oppure un pacchetto OPEN ACCESS)