di Roberta Tomassetti
La nozione di intermediario nella gestione dei rifiuti è stata introdotta nel TUA già con il D.lgs. 205/2010, in attuazione della direttiva UE 2008/98/CE, ampliando il novero degli attori coinvolti nella filiera di gestione dei rifiuti.
Tuttavia, permangono dubbi sull'estensione di questa definizione, in particolare riguardo ai "procacciatori di affari", che pur non partecipando direttamente ai contratti, svolgono un ruolo chiave nel mettere in contatto produttori e gestori.
La dottrina ha storicamente sostenuto la necessità di una distinzione tra intermediari e procacciatori, escludendo quest'ultimi dalla necessità di iscrizione all'Albo.
Viceversa, una recente sentenza della Cassazione Penale (2022) ha confermato che anche i procacciatori possono essere considerati intermediari, obbligandoli a rispettare gli stessi obblighi di controllo e responsabilità.
Un dibattito giuridico che continua a evolversi, con implicazioni significative per la gestione dei rifiuti e la responsabilità degli attori coinvolti.