di Antonio Mogavero
Ci si è ormai abituati ai continui interventi normativi che, intervenendo sulla Parte IV del Testo Unico ambientale, modificano la disciplina generale sulla gestione dei rifiuti.
L’ultimo, in ordine di tempo, è il D.Lgs. 213/2022, che, nonostante miri semplicemente a limare (con integrazioni e correzioni) quanto già profondamento innovato con il decreto 116/2020, apporta anche delle novità affatto trascurabili.
Tra le più rilevanti vi è quella relativa ai rifiuti da costruzione e demolizione, filiera chiamata già a fare i conti con l’emanazione dello specifico decreto eow.
Con l’intervento pubblicato in G.U. lo scorso 1° giugno, il Legislatore ambientale interviene sulla classificazione dei rifiuti da C&D, consentendo ad una parte di questi di essere gestita secondo la filiera degli urbani.
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