di Ada Norma
Fin dal 97’, con l’emanazione del Decreto Ronchi, il Legislatore ha inteso regolare l’attività di miscelazione dei rifiuti ponderando, da un lato, il rischio che dietro la stessa possano celarsi altre operazioni connotate da grave illiceità, e dall’altro, il suo frequente e necessario svolgimento da parte degli operatori ai fini di una corretta gestione dei rifiuti.
La normativa a livello europeo si è preoccupata, invece, di dettare alcuni criteri guida per il rilascio delle autorizzazioni, attraverso il Documento BREFWT 2018 sul trattamento dei rifiuti.
In tale quadro, un ruolo fondamentale viene rivestito dalle Regioni, che, secondo la giurisprudenza maggioritaria, nell’autorizzare gli impianti alla miscelazione, possono introdurre prescrizioni e misure più stringenti di quelle ricavabili in via generale dalle regole tecniche di competenza statale, in ossequio al generale potere che gli spetta, ai sensi dell’art. 3-quinquies comma 2 TUA di assicurare livelli più elevati di tutela ambientale.