Il tema della tutela ambientale è trasversale rispetto ai diversi settori dell’ordinamento sociale e – soprattutto – giuridico.
Tale collegamento biunivoco è più evidente in campo penale, ove il fenomeno della criminalità ambientale, negli anni, ha visto un incremento significativo.
Il presente contributo, pertanto, focalizzando l’attenzione sulla eco-criminalità perpetrata in forma associativa, dopo una prima disamina del delitto di traffico illecito di rifiuti, analizza il rapporto esistente tra l’art. 452 quaterdecies e le fattispecie associative “tradizionali” di cui agli artt. 416 e 416 bis cp, approfondendo se e in che termini possa configurarsi un concorso di reati.
Infine, nell’affrontare il tema delle aggravanti ambientali, si evidenzieranno luci ed ombre di una risposta sanzionatoria ancora poco efficace, a causa di un quadro giuridico fin troppo indefinito e poco armonioso.
Questo contenuto è consultabile solo se si è sottoscritto un abbonamento CONTENT (oppure un pacchetto OPEN ACCESS)