Il sopravvenuto mutamento del quadro normativo di riferimento legittima la revoca in autotutela del bando di gara e degli atti successivi

Descrizione

Tar Lazio, Sez. II-bis, 20 maggio 2022, n. 6582

Il TAR Lazio, con la sentenza n. 6582 del 20 maggio 2022, ha ritenuto legittima la decisione della stazione appaltante di revocare gli atti di gara a fronte di un importante mutamento normativo intervenuto prima dell’aggiudicazione.
Tale principio è stato enunciato in relazione ad una gara di appalto bandita dal Comune per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti e poi revocata a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. 116/2020.
Secondo il giudice le modifiche normative sostanziali apportate dal decreto al TUA in materia di rifiuti e alla disciplina sugli appalti pubblici erano ascrivibili al novero dei mutamenti di fatto non prevedibili che impongono una nuova valutazione dell’interesse pubblico e legittimano il ricorso da parte dell’amministrazione all’istituto della revoca di cui all’art. 21 quinquies L. 241/90.
È stato, altresì, rammentato che l’esercizio di un simile potere si fonda su un giudizio di opportunità, non sindacabile in sede giudiziaria, se non per profili di illogicità, incoerenza e travisamento dei fatti, non ravvisati nel caso di specie.
Infine, la circostanza che la revoca fosse intervenuta a distanza di un anno dall’entrata in vigore della nuova normativa non ne inficiava la legittimità, potendo rilevare, tutt’al più, sul piano della responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione.
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