Descrizione
Consiglio di Stato, Sez. V, 28 dicembre 2022, n. 11472
Il Consiglio di Stato è stato chiamato a pronunciarsi sulla questione inerente alla pollina come sottoprodotto, ossia se possa essere sottoposta ad una successiva utilizzazione anche al di fuori del ciclo produttivo in cui è stata prodotta. I Giudici di Palazzo Spada sono partiti da una ricostruzione del quadro normativo in materia di sottoprodotti e di rifiuti, esaminando:
- l’art. 184 del TUA che fornisce una classificazione dei rifiuti;
- l’art. 184 bis del TUA, introdotto con il D. Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, relativo al sottoprodotto.
Il Consiglio di Stato ha affermato che se è pur vero che il TUA considera sottoprodotto la sostanza utilizzata nell’ambito di altri cicli produttivi, purché vi sia la certezza concreta di questo rimpiego, è anche vero che la normativa speciale di cui all’art. 2 bis del D.L n. 171 del 2008 ha previsto che per determinate sostanze (tra cui rientra anche la pollina) è possibile la loro catalogazione come sottoprodotti solo ove la combustione avvenga nel medesimo ciclo produttivo.
Questa norma possiede il carattere della specialità e pertanto idonea a resistere ad eventuali interventi successivi di carattere generale e anche alle disposizioni del TUA che trattano in via generale i sottoprodotti.
La legge n. 96 del 2010 ove ha predisposto l’integrazione dell’elenco dei biocombustibili (e della pollina) non implica l’esclusione della pollina dal regime dei rifiuti in maniera automatica in quanto è necessario che la gestione avvenga nel medesimo ciclo produttivo, inoltre devono essere presenti le condizioni previste dalla legge per qualificarla come sottoprodotto, in base ad una valutazione caso per caso.
LEGGI DI PIÙ