Descrizione
Cassazione Penale, Sez, VI, Sentenza dell’8 luglio 2022, n. 32828
Con la sentenza n. 32828 del 2022 la Suprema Corte si è pronunciata sul momento consumativo del reato di malversazione ai danni dello stato di cui all’art. 316-bis c.p., nell’ambito di un procedimento instauratosi nei confronti di una Società ai sensi del decreto 231.
La Suprema Corte, dopo aver riportato alcune precedenti pronunce di orientamenti contrastanti ha specificato che: “pur essendo rilevante il termine fissato con l'atto di erogazione del finanziamento, l'individuazione del tempo della "omessa destinazione" del finanziamento può tuttavia dipendere da una pluralità di fattori, relativi alle condizioni contrattuali e alla tipologia delle sovvenzioni/finanziamenti, che rendono imprescindibile il confronto dell'interprete con le specifiche situazioni concrete”.
Si è, dunque, affermato che, in linea generale:
- “qualora il contratto o la normativa prevedano un termine per la realizzazione delle opere o per lo svolgimento di specifiche attività di pubblico interesse, il delitto di malversazione a danno dello Stato non può considerarsi perfezionato prima della scadenza di detto termine”;
- “qualora l'erogazione sia stata subordinata a condizioni e vincoli ulteriori rispetto alla specifica destinazione pubblicistica per cui le somme sono erogate, il momento consumativo del reato potrebbe essere individuato, non alla scadenza del termine, ma in un momento antecedente, allorché il mancato rispetto delle condizioni e dei vincoli determini una irreversibile compromissione della realizzazione della finalità perseguita con l'erogazione pubblica”.
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