Vendita di rifiuti: no a rettifica detrazione IVA

Descrizione

Corte di Giustizia UE, sent. del 4 maggio 2023, causa C-127/22

Con la sent. n. C.127-22, del 4 maggio 2023, la Corte di giustizia dell’Unione europea si è espressa circa la possibile detrazione dell’imposta sul valore aggiunto, in relazione a beni che vengono venduti quali rifiuti.

Nello specifico, si legge nella pronuncia che le norme previste dalla direttiva Iva in materia di rettifica mirano ad aumentare la precisione delle detrazioni, così da assicurare la neutralità dell’Iva, in modo che le operazioni effettuate allo stadio anteriore continuino a dare luogo al diritto di detrazione soltanto nei limiti in cui essa servano a fornire prestazioni soggette a tale imposta. Con dette norme la direttiva sul punto è volta ad istituire, quindi, un rapporto stretto e diretto tra il diritto alla detrazione dell’Iva versata a monte e l’utilizzazione dei beni o dei servizi di cui trattasi per operazioni tassate a valle.

Dal momento che nel caso di specie, i beni venivano venduti dal soggetto passivo, poiché inutilizzabili e quali rifiuti, nell’ambito di operazioni imponibili, sussisteva il diritto di detrazione.

Occorre però sottolineare come, in caso di distruzione del bene, viene meno ogni possibilità di utilizzarlo nell’ambito di operazioni soggette ad imposta. Pertanto, tale circostanza interrompe il rapporto stretto e diretto tra il diritto alla detrazione dell’Iva versata a monte e l’utilizzazione dei beni o dei servizi di cui trattasi per operazioni tassate a valle.

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