Lo scorso 26 ottobre la Commissione europea ha presentato due proposte di direttive - ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio UE - volte alla modifica, rispettivamente, delle seguenti direttive:
- direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE), direttiva sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento (2006/118/CE), direttiva sugli standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque (2008/105/CE);
- direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (1991/271/Ue).
Tra le novità particolarmente meritevoli di menzione si segnala l’evidenziata necessità di includere le microplastiche e i geni di resistenza antimicrobica nell’elenco indicativo dei principali inquinanti di cui all’Allegato VIII della direttiva 2000/60/CE.
Vengono inoltre indicate 25 nuove sostanze – tra cui i PFAS - che dovrebbero essere aggiunte alla lista di sostanze prioritarie contenuta nella direttiva 2008/105/CE per le quali il legislatore ha istituito appositi standard di qualità ambientale (SQA) a carico degli Stati membri.
Per quanto concerne la direttiva sulle acque reflue urbane, si prevede in particolare l’affermazione della responsabilità estesa dei produttori di prodotti farmaceutici e cosmetici e l’estensione dell’obbligo di rete fognaria agli agglomerati con più di mille abitanti equivalenti (attualmente sopra ai due mila a.e.).