Nella G.U. n. 146 del 26 giugno del 2022 è stata pubblicata la Legge 21 giugno 2022, n. 78 di delega al Governo per la riscrittura della disciplina dei contratti pubblici.
La riforma degli appalti persegue l’adeguamento al diritto europeo (direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue) e ai principi espressi dalla giurisprudenza, nonché obiettivi di sostenibilità e semplificazione.
Tra le numerose novità, il Governo è chiamato a:
- revisionare le competenze dell’ANAC al fine di rafforzarne le funzioni di vigilanza e di supporto alle stazioni appaltanti;
- prevedere l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara un regime obbligatorio di revisione dei prezzi al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili ex ante, compresa la variazione del costo derivante dal rinnovo dei CCNL;
- disciplinare la facoltà per le stazioni appaltanti di riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto a operatori economici il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate;
- prevedere misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale nell’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, in particolare attraverso la definizione di CAM (obbligatori) differenziati per tipologie ed importi di appalto e valorizzati economicamente nelle procedure di affidamento.
Nella G.U. n. 146 del 26 giugno del 2022 è stata pubblicata la Legge 21 giugno 2022, n. 78 di delega al Governo per la riscrittura della disciplina dei contratti pubblici.
La riforma degli appalti persegue l’adeguamento al diritto europeo (direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue) e ai principi espressi dalla giurisprudenza, nonché obiettivi di sostenibilità e semplificazione.
Tra le numerose novità, il Governo è chiamato a:
- revisionare le competenze dell’ANAC al fine di rafforzarne le funzioni di vigilanza e di supporto alle stazioni appaltanti;
- prevedere l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara un regime obbligatorio di revisione dei prezzi al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili ex ante, compresa la variazione del costo derivante dal rinnovo dei CCNL;
- disciplinare la facoltà per le stazioni appaltanti di riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto a operatori economici il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate;
- prevedere misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale nell’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, in particolare attraverso la definizione di CAM (obbligatori) differenziati per tipologie ed importi di appalto e valorizzati economicamente nelle procedure di affidamento.