Consiglio di Stato, sent. 3 novembre 2022, n. 9567
È ammissibile ricorrere al procedimento di accesso civico agli atti della pubblica amministrazione, disciplinato dal D. Lgs. 33/2013, anche per quel che riguarda gli atti di una gara d’appalto, pur con le limitazioni previste dal Codice dei Contratti Pubblici.
A sancirlo è il Consiglio di Stato con sentenza n. 9567 del 3 novembre 2022, nella quale i giudici, dopo aver ribadito la differenza tra accesso ai documenti amministrativi e accesso civico - laddove soltanto il primo presuppone un interesse diretto, concreto e attuale corrispondente a una situazione giuridicamente tutelabile - danno il proprio beneplacito alla richiesta avanzata dal ricorrente per accedere agli atti di una gara di affidamento di servizi ospedalieri in Puglia.
Pur non essendo gravato da alcun onere di motivazione, il procedimento di accesso rimane tuttavia soggetto ai limiti previsti dal Codice degli Appalti a tutela della riservatezza.