È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 24 febbraio, n. 47, il DL n. 13/2023, relativo, tra l’altro, alle disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr (Pnc).
Sotto il profilo ambientale, emerge la necessità di intervenire, in un’ottica di semplificazione, sulla disciplina delle terre e rocce da scavo, al fine di assicurare il rispetto delle tempistiche di attuazione del Pnrr per la realizzazione degli impianti, delle opere e delle infrastrutture previste, oltre a garantire la celere realizzazione degli impianti necessari a garantire la sicurezza energetica.
Pertanto, all’art. 48 del suddetto decreto è previsto che entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione il MASE è tenuto ad adottare un decreto avente ad oggetto la disciplina semplificata per le terre e rocce da scavo.
Si presume che la prossima normativa possa rivoluzionare l’intera disciplina, in quanto si concentrerà sulla gestione delle terre e rocce come sottoprodotti, sulle ipotesi di esclusione, sul deposito temporaneo di quelle classificate rifiuto, nonché sull’utilizzo nei siti oggetto di bonifica.
La rilevanza del prossimo decreto, poi, trova ulteriore conferma nel terzo comma, ai sensi del quale dovranno essere abrogati, a fronte dell’entrata in vigore del nuovo decreto, sia l’art. 8 DL 133/2014 quanto il DPR 120/2017.