In attuazione dell’art. 1 della legge delega del 21 giugno 2022, n. 78 recante “Delega al Governo in materia di contratti pubblici”, in data 16 dicembre 2022 il Consiglio dei Ministri ha licenziato in via preliminare il provvedimento che sostituirà l’attuale Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 50/2016), la cui bozza definitiva era stata elaborata in data 7 dicembre 2022 da parte del Consiglio di Stato.
Numerose sono le novità con riguardo alla materia ambientale, come il rafforzamento dell’obbligo dei criteri ambientali minimi nei bandi di gara, ove previsti dal relativo decreto ministeriale per materia.
Con riguardo ai rifiuti e al servizio idrico integrato, viene previsto che l’affidamento diretto in house dei servizi di interesse economico generale di livello locale sia disciplinato dal nuovo Testo unico dei servizi pubblici locali (di cui al d.lgs. 201/2022, in vigore dal 31 dicembre 2022) e non più dal Codice dei contratti pubblici.
Altra importante novità riguarda le imprese che siano in possesso di una delle certificazioni ambientali di processo e prodotto indicate nell’allegato II.13: viene prevista la riduzione dell’importo della garanzia finanziaria che il partecipante alla gara deve obbligatoriamente prestare, fissata al 20%.
Il codice e i relativi allegati entreranno in vigore dal 1° aprile 2023 per tutti i nuovi procedimenti, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’abrogazione del precedente Codice e l’applicazione della nuova disciplina anche per i procedimenti in corso.