Il D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36, recante il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, è ufficialmente in vigore dal 1° aprile 2023 e sarà efficace dal 1° luglio prossimo, data in cui sarà abrogato l’attuale Codice, il D.Lgs. 50/2016.
Oltre le conferme, in buona parte, dell’attuale regolamentazione, tra cui la centralità dei CAM per gli appalti sopra la soglia comunitaria, si rilevano moltissime novità. Tra le principali, si segnala:
- l’aumento degli importi per gli affidamenti senza bando di gara (affidamenti diretti o con procedura negoziata);
- il mancato riferimento ai criteri ambientali minimi (CAM), in veste di criterio anche per gli affidamenti sottosoglia comunitaria, che da prassi non vengono svolti tramite gara;
- la digitalizzazione del procedimento di affidamento;
- il cambiamento nelle modalità di pubblicità legale, a partire dal 1° gennaio 2024.
Vengono inoltre ampliate le certificazioni di prodotto e di processo, nonché alcune certificazioni ambientali, le quali, se possedute, comportano uno sconto del 20% sull’importo della garanzia finanziaria per la partecipazione alle gare. Uno sconto maggiore, del 50%, si ha in caso di possesso di certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee, relative alla serie Uni Cei Iso 9000.
È previsto, infine, un regime transitorio valido fino al 31 dicembre 2023, nel quale continueranno a trovare applicazione specifiche disposizioni del D.Lgs. 50/2016.