In data 16 Luglio è entrata in vigore la Legge 91/2022, di conversione del D.L.gs. 50/2022, che apporta cambiamenti anche alla disciplina di valutazione dell’impatto ambientale e di export dei rottami metallici.
In particolare viene ampliato il novero di documenti da allegare alla domanda di Via, che deve ora comprendere la relazione paesaggistica normale e in forma semplificata, nonché l’atto di verifica preventiva dell’interesse archeologico. Torna invece al regime ante Dl 50/2022 la disciplina delle tempistiche di avvio dell’istruttoria della Via e dell’eventuale richiesta di documenti di integrazione.
Cambiamenti in vista anche per il regime di proroga della Via; in particolare, se la richiesta viene fatta dal proponente alla scadenza dell’autorizzazione, questa deve essere accompagnata da una relazione che descriva il contesto ambientale di riferimento e le eventuali modifiche intervenute. Nel caso non ve ne siano, la proroga non presenterà prescrizioni ulteriori.
Il provvedimento inoltre fa rientrare i rottami ferrosi tra le “materie prime critiche”, come tali soggette ad esportazione previa notifica da effettuarsi 20 giorni prima al Ministero dello Sviluppo e al ministero degli Esteri , con relative sanzioni per chi non adempie.