TAR Sardegna, Sez. I, sent. del 18 luglio 2023, n. 548
La presenza, in un sito contaminato, di materiali qualificati come rifiuti comporta alcune particolarità in termini autorizzativi nell’ambito del progetto di bonifica.
È quanto sostenuto dal TAR Sardegna, nella decisione n. 548/2023, dalla quale emerge che qualora nell’ambito di un procedimento di bonifica sia prevista la messa in sicurezza permanente mediante la realizzazione di un volume confinato qualificabile come rifiuto, tale intervento, pur se autorizzato nell’ambito di un procedimento di cui alla Parte Quarta, Titolo V, del TUA (disciplina in materia di bonifiche), necessita di tutti i titoli necessari alla sua realizzazione, restando conseguentemente la MISP assoggettata al regime autorizzativo delle discariche di rifiuti di cui al Titolo IV.
In altri termini, secondo il Tribunale adito, la normativa vigente non impedisce la realizzazione di interventi di messa in sicurezza permanente che interessano rifiuti, bensì impone - in questi casi - che il provvedimento di approvazione del progetto ricomprenda anche tutti i titoli necessari alla realizzazione, ivi inclusi quelli sulla gestione dei rifiuti.