In data 22 giugno 2022, Transparency International Italia ha pubblicato il “Report Whistleblowing 2021”, nel quale viene riepilogato lo stato dell’arte del funzionamento del whistleblowing nel nostro paese e tratteggiato un quadro sulle attività poste in essere dai vari operatori in materia di segnalazione e tutela dei segnalanti.
Tra le criticità emerse, è stata rilevata la scarsa tutela dei segnalanti dopo che questi ultimi hanno subito discriminazioni: i provvedimenti sanzionatori di Anac nei confronti di chi viola la legge sono pochissimi, così come non sembrano rinvenirsi provvedimenti della magistratura in favore dei whistleblower.
Il Report sottolinea, quindi, la lentezza che si registra nel settore pubblico italiano per conformarsi alla disciplina del whistleblowing, nonostante una sempre maggiore sensibilità sul tema.
È stata, infine, posta l’attenzione al mancato recepimento da parte dell’Italia della Direttiva Europea sul whistleblowing, che aveva come termine lo scorso 17 dicembre: il Governo non ha lasciato trapelare informazioni, non ha aperto consultazioni né tavoli di lavoro, cosicché si è arrivati alla scadenza della delega parlamentare senza alcun progresso significativo. D’altro canto, il Presidente dell’Anac ha anticipato come il decreto di recepimento fosse di fatto pronto, non essendovi stato, pertanto, secondo Transparency International, un processo trasparente e partecipativo.