La Commissione europea, con la comunicazione del 7 febbraio 2023, ha diffuso la proposta di direttiva volta alla modifica della direttiva 2012/18/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (in consultazione fino al 4 aprile 2023).
L’intervento si rende necessario a seguito della recente pronuncia della Corte di giustizia (C-181/20 del 25 gennaio 2022) che dichiara la parziale invalidità dell’art. 13, paragrafo 1, della direttiva, in quanto prevede che i produttori devono sopportare i costi della raccolta e del trattamento dei rifiuti originati da pannelli fotovoltaici immessi sul mercato prima dell’entrata in vigore della direttiva del 2012 (tra il 13 agosto 2005 e il 13 agosto 2012).
Secondo la Corte, quanto previsto, applicandosi retroattivamente, viola il principio della certezza del diritto. Pertanto, la nuova direttiva, intervenendo sugli artt. 12, 13, 14 e 15 della direttiva del 2012, è diretta a chiarire a partire da quale momento i produttori di pannelli fotovoltaici e apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate a utilizzatori diversi dai nuclei domestici devono provvedere al finanziamento dei costi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento ecocompatibile dei RAEE.