Con il voto favorevole della Camera dei Deputati si è concluso in data 8 Febbraio l’iter di riforma costituzionale, che introduce la tutela dell’ambiente e degli animali all’interno della Legge fondamentale. Il Ddl di riforma modifica l’art 9 Cost afferma che la Repubblica, oltre a tutelare il paesaggio e il patrimonio artistico e culturale, protegge anche l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Trova poi spazio, all’interno dello stesso articolo, anche la tutela degli animali, i cui modo e le cui forme sono disciplinate dalla “Legge dello Stato”.
La riforma incide anche sull’art 41 Cost., riguardante la libertà di iniziativa economica privata, che non può svolgersi qualora rechi danno alla salute e all’ambiente. Dal punto di vista pratico, è la legge a definire i programmi e i controlli opportuni affinché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.
Essendo stata approvata a maggioranza dei 2/3 dei componenti di ciascuna Camera in seconda votazione, la legge di riforma non è sottoposta a referendum, venendo pubblicata così nella Gazzetta Ufficiale n. 44 del 22 Febbraio.