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In base alla specifica disciplina prevista per le terre e rocce da scavo, ci si domanda se in caso di conferimento del terreno escavato a un privato per la sistemazione di un giardino o nell’ipotesi di movimentazioni di terra per fini agricoli, sia comunque necessaria una autorizzazione.
Il problema nasce dall’esigenza di indicare nella dichiarazione di utilizzo ex art. 21 DPR 120/2017 i riferimenti autorizzativi concernenti l’opera di destinazione dei materiali di scavo.
Ebbene, nel caso di terreno conferito per la sistemazione di un giardino, si evidenzia che il relativo intervento figura generalmente tra gli interventi di edilizia libera di cui all’art. 6 del DPR 380/2001 e pertanto non necessita di alcun titolo abilitativo. Sempre che non esistano specifiche prescrizioni previste dagli strumenti urbanistici del Comune di riferimento.
Tuttavia, data la necessaria indicazione dei riferimenti autorizzativi, all’interno della dichiarazione di utilizzo, sarà bene indicare – nell’apposito campo - che si tratta di intervento di edilizia libera, dopo aver verificato presso gli uffici comunali che l’intervento richiesto non prevede specifici adempimenti.
Analogamente, i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola, rientrano tra le attività di edilizia libera ai sensi dell’art. 6 del DPR 380/2001 e quindi sarà sufficiente indicare nella dichiarazione di utilizzo, che si trattasi di attività di edilizia libera, dopo aver verificato che non vi siano disposizioni contrarie negli strumenti urbanistici comunali.
È bene però precisare che tale conclusione – per costante interpretazione – si applica unicamente ai modesti movimenti di terra, sicchè appare oltremodo utile comprendere cosa debba intendersi con tale espressione.
Per modeste movimentazioni di terreno a fini agricoli devono intendersi le ordinarie lavorazioni del terreno o i modesti livellamenti, o ancora le riprofilature di limitato spessore. Si ritengono generalmente esclusi gli scavi di fondazione.
Nell’ambito di tali confini, si può dunque in conclusione affermare che il conferimento a privati di terre e rocce da scavo per la sistemazione del giardino o la movimentazione di modeste quantità di terreno a fini agricoli, non necessitano di particolari titoli autorizzativi, in quanto rientranti tra le attività di edilizia libera. Purtuttavia, data la necessaria indicazione – nella dichiarazione di utilizzo – dei riferimenti autorizzativi dell’opera cui sono destinate le TRS, nel relativo campo andrà inserita la dicitura “attività di edilizia libera”. Salvo verificare prima, presso i competenti uffici comunali o sportelli dedicati, che non vi siano particolari ulteriori adempimenti previsti dagli strumenti urbanistici del Comune di riferimento.
É responsabilità di chi sottoscrive la dichiarazione verificare la sussistenza di tali condizioni.