Descrizione
Il quesito trae spunto dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 42631 del 22 novembre 2021.
Nel caso in questione, il Presidente di CdA di un Consorzio è stato condannato in secondo grado, ai sensi dell’art. 260 del TUA (oggi art. 452-quaterdecies c.p.) per aver “gestito abusivamente, ingenti quantità di rifiuti liquidi provenienti sia dalla propria attività produttiva che da terzi, omettendo di impiegare adeguati quantitativi per l'abbattimento del carico inquinante, alterando i risultati delle analisi del laboratorio interno al Consorzio e falsificando anche i campioni relativi ai controlli effettuati” dall'ARPA competente.
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