L’elenco europeo dei rifiuti è stato modificato nel 2018?

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L’elenco di rifiuti pericolosi è stato istituito dalla decisione 94/904/CE.

La direttiva 2008/98/CE prevede che l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo H 4, H 5, H 6, H 7, H 8, H 10, H 11 e H 14 avvenga sulla base dei criteri di cui all’allegato VI della direttiva 67/548/CEE del Consiglio.

Tuttavia, a decorrere dal 1 giugno 2015 la direttiva 67/548/CEE è stata sostituita dal regolamento (CE) n. 1272/2008 onde considerare i progressi tecnici e scientifici. Pertanto, le prescrizioni della decisione 2000/532/CE per la classificazione dei rifiuti come rifiuti pericolosi per quanto riguarda le caratteristiche di pericolo da H 3 a H 8, H 10 e H 11 dovevano essere adeguate al progresso tecnico e scientifico e alla nuova legislazione sulle sostanze chimiche. Tali prescrizioni sono state incluse nell’allegato III della direttiva 2008/98/CE.

Si rendeva, quindi, necessario modificare l’allegato della decisione 2000/532/CE che stabilisce l’elenco dei rifiuti al fine di allinearlo alla terminologia utilizzata nel regolamento (CE) n. 1272/2008.

Le caratteristiche che rendono pericolosi i rifiuti sono definite nell’allegato III della direttiva 2008/98/CE.  Le caratteristiche che i rifiuti devono presentare per essere considerati pericolosi in riferimento ai codici da H3 a H8, H 10 e H 11, che erano riprese all’articolo 2 della decisione 2000/532/CE, sono diventate, quindi, superflue. Le prescrizioni di cui all’articolo 3 della decisione 2000/532/CE sono integrate nell’articolo 7, paragrafi 2 e 3, della direttiva 2008/98/CE e sono dunque diventate superflue.

Per questa via si è giunti alla Decisione  n. 955 del 18 dicembre 2014 che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE.

Ma la storia continua. La Commissione Ue il 6 aprile scorso ha provveduto a rettificare anche la decisione 2014/955/UE con interventi stilistici, che comportano anche una rettifica delle voci del nuovo elenco europeo dei rifiuti in quanto la versione italiana che si era proposta presentava delle scorrettezze. La rettifica, infatti, si è resa necessaria in quanto la traduzione italiana della decisione 2014/955 presentava delle imprecisioni al cospetto del testo originale.

È stata, allora, pubblicata In GU Ue del 6 aprile scorso  la Rettifica della decisione 2014/955/UE della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE.

Il ministero Ambiente ha chiarito che “Come già spiegato nella Circolare del 28 settembre 2015 relativa alla Decisione 2014/955/UE in materia di classificazione dei rifiuti, la versione italiana di tale Decisione conteneva delle discrepanze rispetto alla traduzione contenuta nella Decisione 2000/532/CE. Tali discrepanze non sono da imputare ad una modifica effettiva della descrizione del codice di identificazione del rifiuto ad opera della predetta Decisione 2014/955/UE ma solo ad una diversa traduzione italiana della Decisione stessa. Ciò è facilmente desumibile dalla lettura della versione inglese della Decisione 2014/955/UE la quale, ad eccezione di alcune limitate modifiche, è rimasta invariata rispetto alla Decisione 2000/532/UE. La competente Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento ha pertanto, segnalato alla Commissione europea tutte le discrepanze ed errori presenti nella traduzione italiana della Decisione 2014/955/UE che è stata di recente rettificata”.

Le recentissime modifiche dell’Elenco dei rifiuti risalgono all’aprile 2018 e riguardano la Rettifica della decisione 2014/955/UE della Commissione, del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE.

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