I rifiuti sanitari hanno una disciplina ad hoc contenuta all’interno del DPR 254/2003 che li definisce e li classifica, prevedendo specifiche modalità di gestione.
La suddetta disciplina, tuttavia, deve coordinarsi con quanto previsto dal Testo Unico ambientale, raccordo, questo, spesso problematico che da luogo a svariate incertezze applicative.
In tale quadro, particolarmente insidiosa risulta essere l’identificazione di quei rifiuti che, benché prodotti in ambito sanitario, l’art. 2 comma 1 lett g) del DPR 254/2003 assimila agli urbani, categoria superata nel Testo Unico ambientale.
Partendo da una disamina puntuale delle fonti, il corso si propone di dare una visione ampia, della classificazione e relative modalità di gestione di tali rifiuti, portando ad esempio i più frequenti problemi pratici con i quali gli operatori devono confrontarsi.