di Daniele Carissimi
Il Tar Lazio, con la sentenza n. 219 del 7 gennaio, ha rigettato il ricorso promosso da un comitato di cittadini per l’annullamento della delibera con cui la Regione Emilia-Romagna autorizzava un importante cementificio del piacentino ad utilizzare il CSS proveniente da rifiuti al posto dei tradizionali combustibili fossili.
Si tratta di una pronuncia storica grazie alla quale è stato chiarito ancora una volta che i benefici energetici ed i vantaggi ambientali derivanti dall’impiego di CSS sono molteplici, così come lo sono i parametri ambientali e di processo previsti dal Legislatore affinchè le frazioni di rifiuti utilizzate siano trattate esclusivamente nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.
L’impiego di CSS nei cementifici, dunque – nonostante possa risultare una medicina amara e difficile da digerire – è invece una soluzione che si pone in linea con i principi di matrice europea dell’economia circolare e che dovremmo prendere seriamente in considerazione per il futuro al di fuori di inutili allarmismi.
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