di Valentina Felisatti
Quando si pensa ad un ricorso innanzi al giudice amministrativo, si tende a immaginare il caso di un provvedimento ad personam, diretto cioè ad un soggetto determinato, che sia lesivo di un suo interesse e avverso il quale, pertanto, il destinatario attiva un rimedio giurisdizionale finalizzato ad ottenere tutela.
Ma cosa ne è degli atti cd. generali, ossia quegli atti che non sono destinati ad un singolo individuo ma, al contrario, mirano a regolare situazioni applicabili ad una generalità di consociati? È possibile impugnare questa tipologia di atti?
Il presente contributo si propone l’obiettivo di esplorare, attraverso un’analisi della giurisprudenza più recente, i limiti dell’impugnabilità degli atti cd. generali, con particolare attenzione alle Delibere comunali approvative dei regolamenti in materia di TARI.
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