di Antonio Mogavero
Il D.Lgs. 116/2020 interviene in maniera profonda sulla normativa dei rifiuti al fine di realizzare la transizione da un’economia lineare ad una circolare.
Si mira a rendere il rifiuto una risorsa e si fissano obiettivi ambiziosi, tra i quali la riduzione del conferimento in discarica.
Tutto ciò posto, però, il legislatore nazionale, sulla scia di quello europeo, non interviene su un’annosa criticità del nostro sistema, ossia la gestione dei fanghi di depurazione.
Ciononostante, sostituendo integralmente l’art. 193 TUA sul trasporto dei rifiuti, riscrive anche il comma relativo al trasporto dei fanghi impiegabili in agricoltura.
Detta modifica, sembra gettare un’ulteriore ombra sulla gestione di detti fanghi, dal momento che non è chiaro quali documenti devono accompagnare la citata movimentazione.
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