di Giulia Ursino
A seguito delle reiterate richieste degli operatori del settore, palesatesi anche attraverso l’invio di numerosi quesiti interpretativi, il Ministero dell’Ambiente si è finalmente risolto a fornire dei chiarimenti, in relazione al Regolamento – di recente emanazione – recante i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto del conglomerato bituminoso.
Delucidazioni resesi necessarie anche a fronte dei numerosi reimpieghi di tale residuo (ad es. nella realizzazione di manti stradali e pavimentazioni), che ne fanno un protagonista nella variegata materia dell’end of waste.
Ebbene le precisazioni fornite, come si vedrà nel corso della presente indagine, hanno per lo più il pregio di gettare luce sulle modalità di interazione di tale Regolamento con la normativa preesistente – ed in particolare con le disposizioni di cui al DM 5 febbraio 1998 - sancendo che se di conflitto di norme si vuol parlare, questo, di fatto, è solo apparente.
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