Sull’utilizzo agronomico dei fanghi da depurazione: la legge di conversione del c.d. Decreto Genova

AGGIORNAMENTI


di Giulia Todini

La contestata tematica dell’utilizzo agronomico dei fanghi da depurazione si arricchisce di un capitolo ulteriore.
Ed invero, con legge di conversione L. 16 novembre 2018, n. 130, il Governo - nell’attesa di un intervento normativo - è intervenuto sull’art. 41 “Disposizioni urgenti sulla gestione dei fanghi da depurazione” del c.d. Decreto Genova che nel ritenere applicabili i limiti previsti dal D. lgs. n. 99/1992 per l’utilizzo in agricoltura dei fanghi da depurazione stabiliva come unica eccezione gli idrocarburi, ampliando anche ad altre sostanze tale esclusione e fissando per tutti gli elementi elencati dei limiti diversi.
Ciò ha riaperto il dibattito sulla materia tra chi ritiene applicabili ai fanghi i parametri delle CSC, di cui al D.Lgs. 152/2006, negando alle Regioni la fissazione di limiti inferiori e chi, invece, considera non applicabili e non adeguati detti parametri, consentendo alle Regioni di apporre limiti ulteriori rispetto a quelli di cui al D.Lgs. 99/1992.
Rimangono, pertanto, i dubbi di tale intervento di natura emergenziale in attesa che il legislatore si occupi di una revisione della materia.


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