di Daniele Carissimi
Come ci ricorda il Climate Clock installato pochi giorni fa sulla facciata del dicastero di via Cristoforo Colombo in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il tempo per vincere le sfide di fronte a cui ci pone la transizione ecologica stringe e occorrono misure e iniziative ambiziose capaci di rallentare ed arrestare l’incessante conto alla rovescia che tiene in scacco non solo il nostro Paese, ma il mondo intero.
In tale quadro, il Decreto-Legge 77/2021 (c.d. Decreto Semplificazioni), introducendo una serie di novità in tema di valutazioni ambientali e procedimenti autorizzatori, sembra andare in questa direzione e rappresentare un buon punto di partenza affrontare il viaggio che ci separa dal compimento di una piena transizione verso un’economia e una società sostenibili ed inclusive.
L’obiettivo e comune denominatore delle misure messe in campo è senz’altro quello di dare una boccata d’ossigeno in termini di semplificazione burocratica e procedurale nonché uno stimolo economico a tutti quei soggetti a vario titolo chiamati ad essere protagonisti della ripresa del Paese in questo delicato momento storico.
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