Il piano comunale di classificazione acustica: il limite alla discrezionalità amministrativa

GESTIONE


di Giovanna Galassi

Strumenti di governo del territorio e strumenti di pianificazione acustica: ambito urbanistico-edilizio e ambito della classificazione acustica sono diversi, ma si intrecciano necessariamente.

Si apre lo scenario di delicati rapporti tra atti pianificatori e se da un lato la zonizzazione acustica ha come presupposto imprescindibile le destinazioni previste dagli strumenti urbanistici e quindi assegna classi di tollerabilità rumorosa in coerenza con la destinazione urbanistica della zona interessata, dall’altro la pianificazione acustica non può appiattirsi su quella urbanistica, anzi esiste uno scostamento. Se in concreto ciascuna area in relazione alla destinazione d’uso viene associata a una delle sei classi acustiche, è vero che si concedono previsioni finalizzate al miglioramento della qualità dei luoghi e alla tutela della salute dei cittadini, ma è anche vero che la zonizzazione acustica non possa essere manipolativa, sollecitando una idea di omogeneità tra aree destinate a usi inconciliabili


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