La legge europea sugli sfalci e le potature: tutto cambia affinchè nulla cambi

AGGIORNAMENTI


di Giulia Ursino


Al via le nuove norme in tema di sfalci e potature, contenute nella legge europea 2018. Per rispondere alle obiezioni sollevate in sede europea, è stato infatti riformato il testo dell’art. 185, comma 1, lett. f) del Testo Unico Ambientale, che permetteva – a determinate condizioni – di escludere gli sfalci e le potature dalle regole previste per la gestione dei rifiuti.
Ma la modifica si presenta più apparente che reale.
Si riafferma, infatti, una realtà tutta italiana, che impone il cambiamento affinchè nulla possa cambiare.
Ma se cambiando tutto (esteriormente), tutto rimane com’è, non è detto che tutto non possa, di fatto, cambiare ulteriormente (ossia da un punto di vista interiore).
E a ben vedere è questa la vera rivoluzione. Il cambiamento che parte da dentro e che con la forza di un uragano spazza via le prassi e le interpretazioni errate (anche se di origine comunitaria), perché l’obiettivo è uno e uno soltanto: arrivare a una società a rifiuti zero, attraverso la prevenzione e l’applicazione dei principi sottesi a un’economia circolare.



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