di Chiara Fiore
Una delle domande più frequenti da parte dei produttori di rifiuti è quella di comprendere come “sistemare” le giacenze che si generano – in via del tutto involontaria – quando il produttore si avvale – nella compilazione del formulario della dicitura “peso da verificarsi a destino”. Ed infatti, a causa del naturale discostamento tra il peso in partenza e il peso a destinazione si generano delle differenze di peso – anche nel relativo registro di carico e scarico – che potrebbero ingenerare il sospetto che siano rimasti dei rifiuti nel deposito temporaneo. Tuttavia, la preoccupazione di “far tornare i conti” non sempre è foriera di buone prassi. Ecco quindi, qualche consiglio pratico per mantenere una corretta e veritiera tracciabilità senza stravolgere la ratio della normativa.
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