di Giovanna Galassi
La Relazione di Riferimento. Quelle informazioni alle quali è tenuto il gestore prima della messa in servizio dell’istallazione o dell’aggiornamento dell’autorizzazione, quando l’attività comporta l’utilizzo, la produzione o lo scarico di sostanze pericolose, affinché l’esercizio non comporti un deterioramento della qualità del suolo e delle acque sotterranee e che vanno prodotte unitamente all’istanza AIA. Il diritto europeo con una direttiva ne prevede l’obbligo e in Italia le norme di attuazione sono introdotte nel Codice ambientale. Quando però arriva il momento di disporre le modalità specifiche di questa Relazione si tenta di farlo con un decreto, che di fatto è un regolamento, ma non ne reca la dicitura, come dovrebbe, ed è nato per di più nella ostentata violazione di un iter ben preciso rivendicato dalla normativa. Il provvedimento finisce per essere annullato, andandosi a creare un vuoto normativo fino alla recentissima pubblicazione del nuovo Regolamento. Raccontiamo la vicenda.
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