Materiali post-consumo e di scarto. Gli incentivi al riutilizzo nel Testo Unico Ambientale

GESTIONE


di Letizia Zavatti



Gli artt. 206 ter e 206 quater TUA consentono al Ministero di stipulare accordi e contratti di programma e prevedere incentivi per l’acquisto di prodotti derivanti da materiali post consumo, scarti di lavorazione e materiali rinvenienti dal disassemblaggio. Nonostante il Legislatore abbia previsto tali strumenti per accelerare la transizione verso un modello di economia circolare, vi sono in Italia ostacoli che ne impediscono la realizzazione. In particolare, il costo del riutilizzo di tali materiali e un mercato che fatica a decollare non rendono economicamente sostenibile per gli operatori economici gli investimenti in tale campo. Al fine di rendere economicamente vantaggiose le strategie di riutilizzo, la Legge di Bilancio 2019 ha previsto un bonus fiscale per le imprese che utilizzano materiali provenienti dal riciclo di plasmix, imballaggi biodegradabili e compostabili, carta e alluminio. Inoltre, è in esame alla Camera un disegno di legge sul reimpiego degli scarti di lavorazione dei materiali lapidei.


LEGGI DI PIU'