Pubblica amministrazione come casa di vetro: l’accesso in materia di appalti

FOCUS


di Roberta Tomassetti

L’accesso agli atti è uno degli istituti che più hanno caratterizzato l’evoluzione del rapporto tra cittadini e p.a. verso una relazione trasparente e collaborativa, in ragione della quale si dice spesso che l’amministrazione agisce come fosse all’interno di una “casa di vetro”.

Invero, l’accesso documentale nasce con la finalità di garantire la tutela di un interesse egoistico dei privati, connesso all’atto di cui viene chiesta l’ostensione. Nondimeno, con l’introduzione dell’accesso civico generalizzato, l’istituto ha cambiato i suoi connotati, divenendo vero e proprio mezzo di tutela dell’interesse generale.

Ma quali sono le forme di accesso che possono essere esercitate in una procedura per l’affidamento di contratti pubblici? È consentito esercitare l’accesso civico e a che condizioni?

In altre parole, anche nelle procedure d’affidamento e nell’esecuzioni dei contratti pubblici l’amministrazione si muove in una “case di vetro”?


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