di Roberta Tomassetti
I veicoli a motore giunti al termine del loro ciclo utile generano milioni di tonnellate di rifiuti. Per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, già da tempo, la legislazione dell’Unione europea, con la Direttiva 2000/53/CE ha stabilito come i nuovi veicoli devono essere progettati e come questi rifiuti devono essere raccolti e trattati. Nell’ambito del c.d. pacchetto economia circolare, la direttiva 2018/849/UE ha riformato sotto diversi profili la Direttiva Europea relativa ai veicoli fuori uso. L’articolo fornisce al lettore una tabella riassuntiva dei cambiamenti operati dal nuovo provvedimento sul testo normativo originario e ne commenta brevemente gli aspetti più rilevanti. Infine, il lavoro opera una stinteti schematica degli oneri di legge a tutt’oggi sussistenti in capo a operatori economici e privati per la gestione dei veicoli fuori uso, tanto in base alla direttiva 2000/53/CE quanto in base al D.Lgs. 209/2003, normativa di recepimento in Italia della direttiva riformata.
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