di Niky Sebastiani
Il presente contributo si propone di fornire chiarimenti in ordine alla ripartizione – tra i vari soggetti coinvolti – degli oneri conseguenti all’eventualità in cui, all’esito della caratterizzazione ambientale a cui sono sottoposte le terre e rocce da scavo che esiteranno da interventi manutentivi eseguiti dal gestore del SII sulle reti idriche, le medesime risultino contaminate. In particolare, infatti, nella fattispecie ipotizzata nel presente approfondimento, il gestore del SII si trova ad eseguire interventi manutentivi sulle reti acquedottistiche gestite (che, in forza della servitù di acquedotto prevista dall’art. 1033 c.c.1, sono collocate in terreni di cui il medesimo non è proprietario) nell’ambito dei quali, tuttavia, all’esito della preventiva (rispetto all’inizio dei lavori di scavo) caratterizzazione ambientale delle terre e rocce da scavo – necessaria per poter poi gestire tali materiali come sottoprodotti o come non rifiuti – le medesime risultino contaminate. Pertanto, nell’ambito della fattispecie ipotizzata s’individuerà su quali soggetti (gestore del SII o proprietario del terreno) ricadano gli oneri relativi allo smaltimento e/o alla bonifica del materiale contaminato.
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