La lettura in ottica precauzionale delle misure di prevenzione: contesto sistematico e possibili effetti di natura penale

FOCUS


di Gianpaolo Mocetti

L’istituto della responsabilità extracontrattuale al quale si connette il principio “chi inquina paga”  fatica ad adattarsi alla relazione intersoggettiva che si determina in caso di inquinamento (il modello della responsabilità aquiliana “funziona” solo se i danneggianti ed i danneggiati sono soggetti individuati cosa che accade difficilmente nelle ipotesi di danno ambientale). Il proprietario incolpevole è tenuto alle misure di prevenzione e l’obbligo dell’attivazione di tali misure ricorre, secondo i più recenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa, in un’ottica precauzionale, a prescindere dalla sussistenza dell’elemento soggettivo del dolo o della colpa. Quanto più l’attività del proprietario sul sito si pone in continuità con quella del soggetto che ha prodotto l’inquinamento tanto più arduo sarà, per il proprietario, sottrarsi agli obblighi di adozione delle misure di prevenzione. Tale evoluzione della giurisprudenza amministrativa sulla doverosità delle misure di prevenzione potrà produrre un effetto ampliativo dell’area delle condotte penalmente rilevanti, in relazione all’omessa bonifica.


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