Con parere del 5 agosto 2022, pubblicato nel Bollettino n. 33 del 12 settembre, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è espressa in merito alla possibilità di conferire una porzione dei rifiuti simili agli urbani prodotti al di fuori del servizio pubblico con conseguente riduzione della quota variabile della TARI.
L’AGCM si esprime – sconfessandola – sulla posizione di un Comune che riteneva che poiché l’art. 238, co. 10, TUA si riferisce alla gestione dei rifiuti urbani prodotti dalle UND nella loro interezza, l’esclusione dalla quota variabile era subordinata esclusivamente ad una fuoriuscita totale dal servizio
Al riguardo, chiarisce che una tale lettura determinerebbe una ingiustificata ed anticoncorrenziale estensione della privativa del gestore del servizio di igiene urbana laddove nel territorio in cui opera l’unità non domestica non siano presenti soggetti industriali a cui conferire tutte le frazioni di rifiuto simile all’urbano prodotto.
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