Oltre la bonifica dei siti inquinati. Criticità in merito all’assunzione delle misure sanzionatorie-ripristinatorie nonché delle misure precauzionali da parte dei soggetti incolpevoli

FOCUS


di Giovanni de Vergottini

Nel diritto nazionale e comunitario le questioni giuridiche legate all’interpretazione degli obblighi di risanamento ambientale hanno assunto un rilievo sempre crescente. In tale cornice, gli interrogativi più significativi si sono registrati con riguardo alla imputazione degli interventi ambientali in ragione della eventuale sussistenza della responsabilità. Nel ricco dibattito dottrinario e giurisprudenziale sviluppatosi è stata persino valutata la possibilità di imporre talune misure legate alla messa in sicurezza del sito inquinato anche al proprietario incolpevole e, dunque, ai fini della salvaguardia dell’ambiente. In sostanza, dal punto di vista concettuale, il dibattito si è concentrato dapprima sull’analisi di quali siano i criteri di definizione della responsabilità ambientale e, dunque, quali siano i soggetti cui imporre legittimamente le misure di ripristino ambientale ormai latamente intese così valutando anche quale sia l’equilibrio ragionevole tra il “profilo risarcitorio” e quello “riparatorio” delle misure da porre in essere in ipotesi di inquinamento.


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